Il progetto di vita della persona con disabilità, da realizzare nel rispetto dei propri diritti, così come enunciati dalla Convenzione ONU, dei bisogni e delle aspirazioni, attraverso un percorso inclusivo di autonomia e, se possibile, di autodeterminazione, condiviso dalle famiglie e dal contesto ambientale di riferimento, questo l'argomento del convegno tenutosi il 19 novembre a Majano, promosso dalla locale Fondazione Valentino Pontello e dall’Associazione Il Samaritan di Ragogna, in collaborazione con il Comitato delle organizzazioni del Privato Sociale per l’assistenza residenziale e diurna delle persone con disabilità (COPS).
In un Auditorium gremito dai rappresentanti delle istituzioni, delle Onlus e delle associazioni di volontariato del territorio, degli operatori sociali, numerosa e significativa è stata la presenza dei docenti e degli studenti degli istituti d’istruzione superiore D’Aronco di Gemona del Friuli, ISIS Manzini di San Daniele del Friuli e IPSIA Ceconi di Udine.
Elogiando l’iniziativa e sottolineando la capacità di fare rete da parte dei membri di COPS, l’Assessore Telesca ha in particolare annunciato come la Regione sia determinata a recepire la Convenzione ONU, impegnandosi ad istituire un Osservatorio Regionale dedicato alla disabilità, nell’ottica di realizzare progetti personalizzati di autodeterminazione ed inclusione sociale che superino le forme d’intervento meramente assistenziali.
Coordinati da Giorgio Dannisi, presidente di COPS, i relatori del convegno, i cui interventi hanno riscosso l'attenzione del pubblico eterogeneo presente in sala, hanno sviluppato i molteplici aspetti del tema, insistendo sulla necessità di un nuovo approccio culturale alla disabilità, orientato al riconoscimento della persona disabile come soggetto di diritti reali, al quale garantire un progetto di vita orientato al rispetto della sua libertà e dignità.
Particolarmente importanti in tal senso sono risultate le relazioni di Carlo Francescutti (Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell'Osservatorio Nazionale sulle disabilità e responsabile SIL dell'AAS n° 5), Daniele Fedeli (Professore associato di pedagogia speciale e docente di Psicologia della disabilità presso l’Università degli Studi di Udine) e Fanny Morelli (Funzionario psico-educativo del Coordinamento Sociosanitario della AAS n° 3).
La complessa traduzione dei suddetti principi nella realtà operativa dei centri che ospitano le persone con disabilità e nei nuovi percorsi di “autonomia abitativa” loro dedicati è stata alla base degli interventi curati dalle psicologhe (Donatella Tamburri e Laura Cichetti) e dalle educatrici (Marie Vicciantuoni e Veruska Tomasini) della Fondazione Pontello e de Il Samaritan, alla luce della loro quotidiana esperienza professionale al fianco dei ragazzi, le cui “voci” sono state espresse da un video proiettato in sala.
Il convegno non poteva altresì ignorare le complesse sfide e le criticità che caratterizzano la preziosa opera delle Onlus, la loro sostenibilità economica, il rapporto con le istituzioni ed il territorio oltre che il ruolo fondamentale del volontariato sociale. La necessaria riflessione in tal senso è stata affidata a Lorenzo Cozianin, ex Sindaco del Comune di Ragogna e già Presidente della Comunità Collinare del Friuli.
Il convegno è stato patrocinato dai Comuni di Majano e Ragogna, dalla Comunità Collinare del Friuli e dall’Unione Territoriale Intercomunale Collinare, dalla Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) Regionale, dall’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n° 3 “Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli”, dall’ Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, dall'Università degli Studi di Udine, dalla Fondazione Crup, dalla Banca di Credito Cooperativo del Friuli Centrale e dal Comitato Sport Cultura Solidarietà.